Nello scorso articolo ho cercato di stilare una sorta di checklist emozionale con consigli sul pre-partenza: come ci si sente prima del grande passo in solitaria, come reagire, e soprattutto come capire quando certe sensazioni sono normalissime e va benissimo che si presentino. Dall’agitazione all’adrenalina, dal non ascolto di se stesse all’indecisione.
Ora che siete partite ormai siete sulla bicicletta e occorre pedalare, schivare gli ostacoli e allo stesso tempo godersi l’esperienza. Ecco qualche dritta su come affrontare i sentimenti che sopraggiungono quando siete sul posto, da sole. Niente paura, andrà tutto bene.

A) Se mi sento insicura a girare da sola
Ci sono certi paesi, certe città e certe aree in cui il livello di sicurezza è bassissimo e per una donna che cammina sola è un problema fare la turista o svolgere azioni quotidiane basiche. In alcuni luoghi non si passa affatto inosservate e nelle culture più machiste bisogna sopportare non solo gli sguardi maschili ma anche commenti volgari e sgradevoli.
Appena arrivata in America Latina, la mia prima volta in assoluto da sola, ricordo di essermi chiusa in camera piangendo perché avevo paura di uscire per strada. Altre donne che ho conosciuto mi hanno raccontato della stessa situazione. Calma e sangue freddo: cercate di fare un passo alla volta, camminate velocemente o con disinvoltura con l’atteggiamento di chi ha esperienza del mondo e non ha paura. Una volta un’amica boliviana mi disse che la paura di essere assaltate per strada in molte donne si nota tantissimo e ciò le rende vulnerabili. Portate con voi poche cose, infilate qualche cosa nel reggiseno, prevenite insomma. Se siete in un ostello fate amicizia con qualcuno, bastano due chiacchiere per accordarsi a fare qualche attività insieme il giorno successivo. Essere con qualcuno vi farà sentire più tranquille e nel frattempo studierete la situazione e vi ambienterete più in fretta. A volte la prima impressione di un luogo non è quella giusta. L’importante è fare sempre ciò che vi sentite di fare, ascoltate la pancia.

B) Se mi sento sola
La solitudine e la capacità di stare bene sole con sé stesse sono abilità che si sviluppano con il tempo. Il tempo speso sole potrebbe farvi benissimo se per esempio amate prendervi i vostri spazi, se la vostra routine è pienissima e avete bisogno di spezzare, se volete curare un dolore o un dispiacere e dovete meditare in santa pace. Ma non tutti amano l’indipendenza, il dover occuparsi senza aiuto di ogni aspetto del viaggio, non tutti apprezzano i momenti di vacanza in solitaria. Se vi prende un attacco di tristezza, fate amicizia! Quando siamo in gruppo in vacanza tendiamo a rimanere costantemente con gli amici o la famiglia che ci accompagna, mentre in solitaria se vogliamo avere compagnia o scambiare due chiacchiere dobbiamo metterci in gioco, buttarci, eliminare la timidezza. È un ottimo esercizio! Lo stesso consiglio vale se doveste annoiarvi. Si conosce molta più gente quando si viaggia sole che quando si parte in compagnia, ecco perché il viaggio in solitaria aiuta a conoscere meglio il proprio carattere e a convertirvi in persone sempre più a proprio agio in diverse situazioni.
c) Se vado nel panico
Se vi capita un imprevisto spiacevole e andate nel panico, tranquille…è normale! Ma sappiate che abbiamo sempre le risorse per risolvere in qualche modo le situazioni. Fate appello a persone che vi sembrano affidabili, una guida, il gestore dell’ostello, un info point. Chiedete l’aiuto da casa! Ricordate che siete fisicamente sole nel viaggio, ma siete circondate da gente sul posto (e l’umanità è fatta sorprendentemente anche di bellissimi cuori generosi!) e avete una rete a casa. La tecnologia aiuta tantissimo. Inoltre se vi conoscete abbastanza da sapere che andrete nel panico in fretta qualora succedesse qualcosa di brutto, allora partite preparate, informate, prevenite eventuali imprevisti. Poi se qualcosa doveva andare storto ci andrà lo stesso, ma almeno il destino vi troverà leggermente più pronte.
Per concludere, non dimenticarti mai di volerti bene, di fermarti un attimo ad analizzare la situazione. Se ti va sconvolgi i tuoi piani iniziali, fai tesoro di ogni esperienza, ti servirà per essere ancora più spigliata il viaggio successivo!
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