
Valentina, autrice del blog Frida lascia la città, è una ragazza originaria della provincia di Ferrara che, alcuni anni fa, ha deciso di mettersi in gioco, nonostante si fosse sempre considerata un po’ imbranata. Così ha scoperto una grande forza che, unita alla passione per la letteratura latino-americana e per la lingua spagnola, l’ha portata a vivere in Argentina e, poi, in Spagna.
Tornata in Italia per terminare l’università, ha però continuato a viaggiare, seppur per tempi più brevi. Da poco si è laureata e, prima di iniziare un anno sabbatico dedicato al volontariato all’estero, ha subito colto l’occasione per regalarsi un viaggetto in solitaria e ha optato per viaggio a Marrakech, Marocco.
Molti erano allarmati all’idea che andasse da sola in marocco ma valentina li ha smentiti.
E’ rimasta assolutamente affascinata da questa città e si è trovata bene nel viaggiarci da sola. Certo, le attenzioni da parte degli uomini possono essere a volte invadenti ma niente che non possa essere gestito così come l’arte del mercanteggiare richiede di essere sveglie e pronte ma Marrakech è anche ospitalità femminile, buon cibo e atmosfera magica.
Vi lasciamo ora al racconto di Valentina di questa sua esperienza e ai consigli che fornisce a tutte coloro che sognano Marrakech ma non hanno ancora trovato il coraggio di partire.

In viaggio da sola in marocco: Marrakech
“Marzo 2017, mese di fuoco per me, in giro come una trottola per corsi e viaggi. Il Marocco era sulla mia lista da tempo, e finalmente ho preso coraggio e ho prenotato il volo per il mio viaggio da sola. A questa decisione è seguita la sfilza di persone che alla notizia spalancavano gli occhi e mi dicevano “Ma non è pericoloso da sola?”. Vecchia storia. Una scena a cui ormai mi sono abituata. Quindi in questo articolo non vi racconterò cosa vedere a Marrakech (comprate la guida o cercate sul web, ci sono mille articoli al riguardo), ma mi concentrerò sul come comportarsi e cosa aspettarsi se viaggerete da sole in Marocco. Mescolerò i consigli che mi sono stati dati da alcune viaggiatrici solitarie esperte di Nord Africa, alle mie esperienze ed impressioni personali.
Originariamente speravo di fare un mini-tour di due o tre città marocchine, poi invece un corso di formazione a Roma mi ha fatto sconvolgere piani e tempistica e il mio livello di stanchezza fisica per i mille spostamenti del mese, mi ha convinta a rimanere in una sola città e aderire alla filosofia (che amo molto) del viaggio lento. Questa è una regola che mi impongo sempre: devo cercare di modellare il mio viaggio in solitaria secondo le esigenze, i timori, le circostanze, senza forzare la situazione e seguendo il mio istinto. […]”
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