
Sono passati alcuni anni dal mio viaggio nel cuore del Caucaso, eppure la Georgia è un paese a cui non ho mai smesso di pensare. Di recente mi è capitato di gustare un pasto georgiano a base di khinkali (dei ravioli giganti solitamente ripieni di carne) e khachapuri (una specie di pizza ripiena al formaggio e uovo, con possibili varianti di carne e verdura) per rituffarmi nei ricordi di quel viaggio in primavera, dei respiri a pieni polmoni sul monte Kazbegi e delle passeggiate tra gli straordinari contrasti della capitale. Purtroppo i ristoranti georgiani all’estero hanno spesso un’offerta limitata degli innumerevoli piatti tradizionali: motivo in più per prendere un aereo in direzione Tbilisi e andare a gustarli di persona in qualche taverna locale con musica tradizionale dal vivo, dalle melodie così commoventi che certamente riusciranno a strapparvi qualche lacrima.
Per le viaggiatrici solitarie desiderose di un’avventura all’insegna di trekking nella natura, storia struggente, cibo delizioso e alcool di qualità (e c’è veramente l’imbarazzo della scelta: dalle birre locali, al vino georgiano, che ha una tradizione di 8000 anni, al brandy tipico, il chacha, e la lista è ancora lunga) la Georgia è la meta che fa per voi. La gente è cortese, accogliente e disponibile e il paese è generalmente sicuro. Ci si muove abbastanza facilmente, tramite i marshrutka, minibus locali da una quindicina di posti, che collegano città e villaggi, oppure affittando un’auto (consigliabile fare un’assicurazione completa, perché gli incidenti stradali sono purtroppo abbastanza comuni), o infine cercando un autista locale che vi accompagni durante il viaggio (la modalità che ho scelto io, assieme al mitico Arthur, all’apparenza un brutto ceffo, che invece si rivelò un barbiere armeno dalla storia un po’ bizzarra e dal grande cuore).

Consigli spassionati per innamorarvi della Georgia
- Camminate a caso per strade di Tbilisi, città dall’atmosfera indescrivibile, crocevia di storia e tradizioni, in cui vi sentirete a tratti in Europa, a tratti in Asia e Medio Oriente, a tratti in luogo magico non meglio identificato. Perdetevi per i mercatini di antiquariato, dove troverete chicche sovietiche uniche (io comprai un piccolo atlante del mondo del 1939 contenente i futuri piani di conquista mondiale dell’URSS), mangiate tutto il possibile immaginabile (soprattutto fate scorpacciata di quei salsicciotti colorati che vedrete per i mercati, i churchkhela, che sono a base di frutta e noci e di cui diventerete patologicamente dipendenti)
- Prendete la Strada Militare Georgiana, che nel suo percorso completo collega la Russia alle due capitali caucasiche di Tblisi e Yerevan, per arrivare sul monte Kazbegi. Questa strada tormentata vale la pena non solo per la meta finale, già di per sé un luogo incantevole da cui non vorrete mai andarvene, ma anche per i paesaggi di campagna, il verde (e le capre) a perdita d’occhio, e alcune delle tappe da fare lungo il percorso. Tra queste consiglio la chiesa di Jvari, sulla collina che domina Mtskheta e la fortezza di Ananuri sul Lago Zhinvali. Il Kazbegi è veramente un posto indimenticabile, non c’è altro modo per descriverlo. Vi innamorerete della cucina e della sua gente, ma soprattutto di quel paesaggio mozzafiato, sedute davanti alla celebre chiesa di Tsminda Sameba o della Santa Trinità di Gergeti, raggiungibile a piedi in circa un’ora di cammino da Stepantsminda.
- Passate una giornata esplorando il monastero di David Gareja, scavato nella roccia, con oltre 5000 celle a strapiombo su una vallata desertica. Alcune delle parti del monastero conservano ancora affreschi del VIII-XIII secolo. Dal monastero potrete partire per una passeggiata eccezionale (leggermente impegnativa), dove costeggerete il confine con l’Azerbaijan, con piccole soste per ammirare siti rupestri e pitture millenarie all’interno di grotte nella montagna.
- Se siete appassionate di storia sovietica e russa, fate una sosta a Gori. La città è tristemente nota per i bombardamenti russi del 2008, durante la guerra per l’Ossezia del Sud, e per essere il luogo di nascita di Stalin: lì c’è un museo folle sulla storia della sua vita, in cui vale assolutamente la pena andare per avere una prospettiva alternativa sulla storia (mi raccomando: da visitare con spirito critico). Non lontano da Gori, c’è anche un’antica e affascinante città scavata nella roccia, Uplistsikhe, risalente a circa 3000 anni fa.
- Last but not least, regalatevi alcuni giorni nella splendida regione del Kakheti, dove si produce la maggior parte del vino georgiano. Gli intriganti paesini, la veduta sulle colline (e i litri di vino) vi regaleranno ricordi che porterete sempre nel cuore.
Le foto della galleria sono di Eleonora, Pain de route.
Per leggere altri consigli sulla Georgia dal mitico blog di Eleonora, Pain de route, cliccate qui.
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