
Sto viaggiando in Marocco da un mese. Non è un Paese complicato da affrontare in viaggio ma prima di arrivare qui ero piuttosto timorosa e i primi giorni mi sono sentita un po’ spersa – questo era dovuto più al fatto che mi fossi lasciata condizionare dalle parole di alcune persone piuttosto che dalla reale situazione che stavo vivendo – così ho pensato che pottesse essere utile scrivere un articolo molto pratico fornendo alcune informazioni da avere prima di partire per questa meta in modo da rendere più agevole e rilassata l’organizzazione del viaggio.
Per poter viaggiare in Marocco per un periodo non superiore ai 90 giorni noi cittadiani italiani non dobbiamo fare richiesta di alcun tipo di visto. L’unica cosa necessaria è un Passaporto con ancora almeno sei mesi di validità. Al momento dell’ingresso in Marocco viene apposto l’usuale timbro sul Passaporto ma, nel caso non lo trovaste, niente panico, è semplicemente sull’ultima pagina del libretto, come da tradizione di lettura e scrittura araba, che procede da destra a sinistra. Nel timbro è anche presente un numero che fa le veci del visto d’ingresso e che vi sarà richiesto di scrivere sulla carta di registrazione degli hotel in cui pernotterete.
L’assistenza sanitaria non è ovviamente coperta da quella europea perciò è consigliato di avere un’assicurazione di viaggio: sebbene nel Paese non si corra il rischio di prendere particolari malattie non presenti in Italia può comunque capitare, così come a casa, di avere necessità di un ospedale. Ricordate comunque di non bere l’acqua del rubinetto ma solo quella in bottiglia.
L’ambasciata italiana è presente sia a Rabat che a Casablanca. In viaggio porto sempre con me i numeri telefonici delle ambasciate, in modo da poterle contattare tempestivamente in caso avessi bisogno di aiuto, coì come quelli della polizia e della Croce Rossa (in Marocco Mezzaluna Rossa).
Viaggiare in Marocco comunque non è affatto pericoloso, nemmeno per una donna da sola.
Le uniche scocciature che avrete sono le continue attenzioni di molti uomini, che però possono essere interrotte dicendo con chiarezza che non sono gradite, o quelle delle “guide”, cioè persone che si offrono di accompagnarvi in giro per le città ma che si aspettano di essere pagate per questo (è bene chiarire fin dall’inizio la vostra posizione in merito). Questi atteggiamenti sono molto diffusi nei luoghi più turistici, personalmente li ho trovati spossanti ma, ribadisco, non mi sono mai sentita in pericolo. Se uscite fuori dalle aree con maggiore densità turistica troverete un’altra e più riposante realtà e persone sempre molto accoglienti.
Come per ogni viaggio, suggerisco di rispettare il “codice” locale per cui di vestirsi in modo adeguato alle location: non è assolutamente necessario velarsi ma, a meno che non siate in luoghi molto turistici, è rispettoso non scoprire troppo il corpo (pantaloncini corti, canotte ecc.).
Il Marocco è un Paese musulmano per cui siate rispettose nei confronti della religione – come in qualsiasi altro Paese – e ricordate che ai turisti non è consentito l’ingresso nelle moschee.
L’omosessualità è illegale in Marocco quindi è bene evitare atteggiamenti che la dichiarino pubblicamente. Proprio poche settimane fa una coppia di turisti gay ha ricevuto a Marrakech una multa molto salata e, grazie al cielo, non sono stati messi in carcere ma si può rischiare anche questo.

L’ora legale marocchina è un’ora indietro rispetto a quella italiana.
La moneta locale è il dirham che però non può essere nè importato nè esportato quindi l’unico modo per cambiare i soldi è all’interno del Paese. Suggerisco comunque di prelevarli direttamente ai bancomat (diffusi in tutte le città ma non nei paesini) perché offrono ovviamente un tasso di cambio maggiormente favorevole rispetto ai money exchange. Talvolta nei maggiori esercizi commerciali è possibile pagare direttamente con carta ma molti di questi aggiungono una maggiorazione del 5% perciò consiglio di avere sempre contanti con sè e anche di piccola taglia per evitare, per esempio, che i tassisti facciano finta di non avere il resto…
E’ facile trovare sistemazioni in hotel di qualsiasi fascia economica ma, in alta stagione, è bene prenotare con un pochino di anticipo. Nelle città è diffuso anche Airbnb e il Couchsurfing. Si trovano facilmente anche campeggi attrezzati e, in generale, il campeggio libero è legale.
La rete di trasporti è buona: il treno collega molte città con un ottimo servizio (non è assolutamente vero che viaggiare in seconda classe è scomodo, lo standard è anche migliore di quello italiano) e sono diffusi moltissimi bus locali o per turisti. I prezzi sono più economici rispetto a quelli italiani ma non poi così bassi, soprattutto per le lunghe tratte. All’interno delle città o per spostamenti brevi è possibile prendere i petit taxi (previa contrattazione sul prezzo o richiesta di accendere il tassametro) o i taxi collettivi, che sono molto economici ma partono solo quando sono pieni. Se non si viaggia da sole è molto comodo e affatto dispendioso affittare un auto.
Altro buon modo per spostarsi è l’autostop, che ho fatto in compagnia di un’amica e si è rivelato anche qui assolutamente una bella esperienza.
La connessione wi-fi è diffusa in praticamente tutti gli hotel, che la offrono gratuitamente, ma può talvolta riverlarsi instabile o non abbastanza potente da supportare per esempio le chiamate Skype. Nelle città è possibile trovare internet point oltre che numerosi bar e ristoranti con wi-fi gratuito.
Le prese della corrente sono le stesse usate in Italia perciò non è necessario usare nessun tipo di adattatore.
La somministrazione di bevande alcoliche non è affatto diffusa in Marocco perché l’assunzione di alcol è vietata ai musulmani ma nei luoghi più turistici è possibile trovarle in qualche bar o in rari liquor stores.
Spero che queste poche informazioni possano esservi utili alla preparazione del viaggio e possano soprattutto servire a tranquillizzare rispetto alla sicurezza locale.
Bellissimo il tuo articolo, ti ringrazio per la condivisione, il Marocco è davvero un paese fantastico.
Anche io ho fatto un viaggio in Marocco ma nell’Alto Atlante con la bicicletta ed è stato come vivere in un sogno.
GRAZIE DEI CONSIGLI
Felici di esserti state utili!
Ottimo lavoro !!
Grazie
Confermo tutto! Aggiungo solo che da alcuni mesi le chiamate come Skype, Watsap, MEssenger non funzionano più. Non è questione di connessione instabile, proprio sono state bloccate grazie ad un accordo tra tutte le compagnie telefoniche e il governo, con la motivazione dei “controlli antiterrorismo”, così che i milioni di emigrati marocchini che inviano ogni giorno rimesse al Paese, da ora in poi dovranno pure pagare per sentire i loro cari!
no words*
E infatti ci ho provato mille volte ma nada…
Ciao Elena, mi è piaciuto il tuo “suggerimento” credo possa essere utile a chi vuole affrontare un viaggio nel Marocco, un paese assolutamente fantastico e in alcuni luoghi, piccoli paesi ai confini delle città e in montagna, puoi vivere a pieno contatto con una natura pura.
Ti ringrazio!