Ciao, mi chiamo Valeria, sono una single e tre anni fa, nella primavera 2016, ho lasciato la mia città e tutto ciò che aveva fatto parte della mia vita fino a quel momento, lavoro compreso, per iniziare una nuova vita da viaggiatrice nomade con il mio camper, acquistato nel 2014, e in solitaria.
Ho venduto la mia casa e ho iniziato a vivere e viaggiare da sola in camper. Unici compagni di avventura, i miei due piccoli e meravigliosi amici quattro zampe. Non so se esistano altre donne in Italia che abbiano fatto una scelta simile alla mia.
Da tre mesi a questa parte, dopo quasi tre anni in camper, mi sono dovuta temporaneamente sistemare in un monolocale per ragioni di salute ma conto di riprendere il mio progetto di vita appena mi sarò ripresa.

Su quel che ho vissuto finora avrei veramente tanto da raccontare. È stata indubbiamente un’esperienza molto forte, che mi ha messa a dura prova, anche dal punto di vista fisico. Questa è stata la mia prima esperienza di questo tipo, pertanto ho preferito non lasciare l’Italia per un certo periodo, riservandomi spostamenti oltre confine in un secondo momento.
Ho girato tutta l’Italia meridionale, molto spesso in zone anche relativamente isolate e, per mia scelta, spessissimo a contatto con la natura, sia in costa che in campagna e montagna. Ho affrontato da sola situazioni difficili, quasi al limite delle mie possibilità, pur riuscendo sempre in qualche modo a cavarmela. Sinceramente, quando ho iniziato il mio viaggio, non immaginavo che sarebbe stato a tratti veramente così dura!
Ho vissuto anche momenti bellissimi e visto cose particolari. Cose che non vedi nei tradizionali viaggi turistici con gli amici.
Viaggio da sola perché mi aiuta moltissimo nella ricerca della mia più autentica essenza interiore.
E anche perché si provano emozioni speciali che difficilmente riesci a provare se sei in costante compagnia degli altri.
La mia però è una scelta di vita adatta a poche persone. Non vi nascondo che sia indispensabile una certa dose di coraggio e di tenacia e, probabilmente, anche una certa vena di “pazzia”, intesa come capacità di vivere alla giornata lasciandosi trascinare dalle correnti della vita, rinunciando a schemi mentali ed esistenziali altamente limitanti. Mi considero una vagabonda “di lusso” e in chiave moderna. Perché un vero povero e umile vagabondo non ha certo una casa su quattro ruote a disposizione.

Non voglio certamente scoraggiare chi ha un sogno che vorrebbe realizzare, però devo dire che vivere e viaggiare da sola in camper non è uno stile di vita semplice e leggero ma tutt’altro. Ci sono tante difficoltà e sfide da affrontare ogni giorno ed è un’esperienza che mette grandemente alla prova chi decide di intraprenderla. In particolar modo potrebbe non essere adatta a chi ha paura e si pone dei limiti e a chi è molto legato agli agi e agli affetti familiari. Neanche a chi non è avvezzo a difficoltà e solitudine.
Vivere e viaggiare da sola in camper è una scelta di vita, non appunto una vacanza, adatta a poche persone predisposte, uomini o donne che siano.
Il camper è concepito per una vita itinerante proprio perché è una mini mini casa con le ruote e non avrebbe senso viverci dentro rimanendo parcheggiata in un luogo fisso. Io ho fatto proprio una scelta di vagabondaggio anche se mi è capitato di fermarmi più a lungo in posti dove mi sono trovata bene.
Mi considero una vagabonda “deluxe” perché, a differenza di un vero vagabondo con solo lo zaino, ho una casa e un mezzo di trasporto e ho scelto con consapevolezza questa condizione di vita. Per cui direi che son già ricchissima, anzi, sento di avere ancora troppe cose con me. Avevo eliminato nove decimi di tutta la roba accumulata in una vita e ora sento che è quasi di ingombro anche ciò che mi è rimasto.

Oggi come oggi, dopo tre anni di vita in camper, mi sentirei invece di consigliare ad una persona sola, sia uomo che donna, una esperienza di viaggio e nomadismo a piedi, con in spalla solo il minimo indispensabile, in una autentica esperienza di pura libertà.
Per poter intraprendere una scelta di vita come la mia è sufficientemente un reddito mensile abbastanza basso, circa 500 €, per fare una vita semplice e spartana. Io vivo di vagabondaggio, meditazione, semplicità, spesso solitudine, contatto con la natura, rinuncia del superfluo. Se si possiede una casa, anche piccola, si possono mettere in vendita tutti gli oggetti e i mobili e poi affittarla a persone fidate.
Acquistate un camper usato degli anni 80/90 e viveteci dentro, utilizzando per mangiare e per le spese necessarie la rendita dell’affitto. Io ho fatto proprio cosi. Per tutte colore che hanno voglia di saperne di più, potete scrivermi un’email a valeria7767@live.it.
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