“Torno subito” avevo detto e invece mi ero presa un mese per esplorare l’Europa da sola. È stato il primo viaggio in giro per Paesi esteri e, come se non fosse stato sufficiente, non mi sono bastate due mani per contarli.
Non era la prima volta che viaggiavo in solitaria e neanche mi dispiaceva. Prima di allora avevo girato quasi tutta Italia attraverso autostop e Couchsurfing ed erano state esperienze che mi avevano riempito e mi avevano messo di fronte a persone che avevano gli occhi pieni di colori e la bocca colma di racconti. Da una parte ero curiosa e pendevo dalle loro labbra, dall’altra mi sentivo in difetto. Io, in fondo…avevo fatto così poco…

Affrontando l’argomento con alcuni amici, mi è stato suggerito di partire per un InterRail. Mi sono documentata ma ho scoperto che all’Est i trasporti non sono ottimali e che non avrei potuto “saltare” a mio piacimento da un paese all’altro.
Ma era davvero possibile esplorare l’Europa in un mese ?
Una sera, per fare chiarezza, ho buttato nero su bianco quei paesi che avrei voluto vedere e, partendo dal Portogallo, ho trovato un biglietto aereo economico per Barcellona e da lì uno per la Francia e così via.

Il viaggio si è delineato da solo, ha preso forma in quattro mesi e questo è il risultato: 14 paesi in un mese con una media di due giorni di fermo e un budget di 1800 € (che ho di poco sfiorato). Ho attraversato: Portogallo, Spagna, Francia, Belgio, Irlanda, Scozia, Danimarca, Lituania, Lettonia, Germania, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Grecia.
Ho visto i tramonti a Santorini, le moschee in Bulgaria, le campagne polacche e i campi di concentramento, i boschi di betulle, i laghi e i castelli lituani, le scogliere irlandesi e ho conosciuto ragazzi di tutti i paesi. Ammetto che i primi giorni sono stati i più duri poiché la paura di essere giudicata per il mio inglese non fluente era più forte dell’assenza di comunicazione e soprattutto condivisione.

In seguito, quando mi sono resa conto che avevo saputo gestire egregiamente il tempo e le avversità, un forte senso di sicurezza mi ha pervaso e permesso di lasciarmi andare con le persone, che non potevano solo essere la cornice del mio viaggio. Ora so che non rinuncerei a viaggiare da sola. È la cura dei sensi e della mente. Essi, una volta stimolati, si risvegliano, mettendomi alla prova.
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