
Verba Volant Monumenta Manent è il blog di Carolina Dellonte, ex pilota di aerei, appassionata viaggiatrice in solitaria e studiosa di antichità.
“Amore per la bellezza, la vita, la solitudine, il viaggio come scoperta di sé stessi” è ciò che la muove e, dopo anni di viaggi di lavoro a bordo di aerei di linea, ha di recente pubblicato il libro “Il mio cuore a gravità zero” per condividere un pezzo così importante della sua vita. Parallelamente ha continuato con i suoi pellegrinaggi in giro per l’Italia alla ricerca dell’eredità che l’antica Roma ci ha lasciato, raccontando nel suo blog i suoi viaggi ma anche e soprattutto le storie e i miti dell’antico passato del Paese.
Uno di questi viaggi l’ha portata a Torino, bella città del Nord Italia, troppo spesso conosciuta solo per il suo passato industriale e meno per i gioielli artistici e culturali che offre.
Torino è una città da scoprire.
Carolina l’ha fatto e l’ha condiviso con i lettori raccontando le storie di tre antichi uomini che, in qualche modo, vengono ricordati a Torino: l’imperatore Lucio Vero (Museo di Antichità), un soldato corinzio (Armeria Reale) e Ramesse II (Museo Egizio).
Buona lettura e buon salto nel passato.

Torino e i suoi tre volti più belli e affascinanti
“Quando si va a Torino e a piedi si raggiunge il suo cuore nella Piazza Carlo Alberto di Savoia, è proprio lui, Carlo Alberto, che dall’alto del suo cavallo ti guarda e ti accoglie, testimonianza di un uomo che per primo volle l’Italia libera e indipendente dall’Austria e ne impostò il percorso verso una indipendenza futura.. Ma se prosegui il tuo cammino, lui non è l’unico, Torino nasconde decine di personaggi che dal passato si svelano all’interno di Musei meravigliosi. Qui ho raggruppato tre volti custoditi in tre musei diversi, tre volti che mi hanno affascinato in una vera e propria sindrome di Stendhal.
Nel 1928 durante lavori agricoli presso la cascina Perbona di Marengo (Alessandria), viene ritrovato un tesoro di argenti interrata tra la metà del III secolo e l’inizio del V secolo d.C. E’ questo un periodo di grande instabilità politica e sociale. Le incursioni dei barbari che sfondano i confini dell’Impero romano( il limes) irrompendo nell’Italia Settentrionale e in Gallia, e il continuo passaggio di eserciti, creano un clima di paura che porta a nascondere preziosi beni di famiglia. Il Tesoro di Marengo, così fu chiamato questo ritrovamento, oltre al busto comprende fasce decorative con simboli del potere imperiale e articoli di arredo. […]”
Continua a leggere l’articolo originale su Verba Volant Monumenta Manent e scopri il nostroNetwork
Lascia un commento