In questa fredda giornata in cui sono a casa con l’influenza, guardo fuori dalla mia finestra, vedo i tetti del quartiere Santa Rita di Torino e in lontananza il profilo grigio e bianco della collina.
Penso a quanto questa città, la vecchia capitale Sabauda considerata per anni triste, grigia e operaia, sia stata in grado di riscattarsi e diventare una vera perla del turismo italiano.
Il suo non essere una metropoli, ma un grande salotto, il suo essere ancora piemontesemente schiva ma contaminata, ormai da anni, da colori e lingue diverse, terra di emigranti fin dai tempi in cui mamma Fiat aveva aperto le porte a migliaia di lavoratori meridionali. Torino è arte, cultura, storia, verde, mistero, industria, gente, sport, mercati…e molto altro! Che piaccia o meno, nella sua infinita varietà di sfaccettature, chiunque riesce a trovare quella che più si addice alla propria personalità e a farla sua fino ad innamorarsene.

Una delle sfumature torinesi che più mi è piaciuta fin da subito è l’eleganza dei caffè storici di Torino. Che vi troviate fra il traffico delle auto, nella folla dello shopping, in mezzo ad una manifestazione sportiva, non importa, se entrate in un caffè storico, quando la porta dietro di voi si richiuderà, avrete fatto un salto nel tempo, sarete di colpo in un ambiente ovattato, riservato, vellutato, dove non vi stupireste di veder entrare il Conte di Cavour o la regina Elena di Savoia a chiedere “An cafè par piasì”.
Caffè storici di Torino da non perdere (per nessuna ragione!)

Baratti e Milano
Ebbene sì, a dispetto del nome, è un raffinato caffè confetteria torinese, che quest’anno taglierà il traguardo dei 160 anni, elegante salotto che si affaccia sulla centrale Piazza Castello, location anche per incontri e appuntamenti letterari ma non solo. Fiore all’occhiello i suoi cioccolatini e la sua confetteria, senza nulla togliere ai prodotti di caffetteria.

Caffè Mulassano
Uno scrigno liberty di bronzo, ottone, legno e specchi, che ha la sua massima manifestazione nella fontanella di marmo sul bancone. In questo caffè arrivò, per la prima volta in Italia, il pane da toast, importato dalla coppia che rilevò il locale rientrando in Italia dopo tanti anni trascorsi da emigrati in America. Con l’utilizzo del pancarrè anche non tostato ma farcito si inventò quindi il tramezzino, battezzato poi così dal grande Gabriele D’annunzio. Va da sé che oggi uno di questi tramezzini va assolutamente provato, in una o più delle tante varietà in cui viene proposto. Ideale per uno spuntino prima delle serate al Teatro Regio.

Caffè al Bicerin
Piccolo gioiello situato davanti alla bellissima chiesa della Consolata, nel vivace quartiere del Quadrilatero. Questo storico locale conserva gelosamente dal 1763 la ricetta originale del famoso Bicerin, tripudio di cioccolata, caffè e crema di latte, da assaporare rigorosamente senza mescolare. Un trionfo di gusto e calore, ideale nelle giornate fredde (ma non solo). Nietzsche, Dumas, Cavour, Eco, sono solo alcuni dei noti personaggi che si sono accomodati ai piccoli tavolini dei locali. Spesso c’è la fila fuori per entrare, state pronte.
Peyrano Pfatish
Locale con la particolarità di essere rimasto pressoché intatto dall’anno della fondazione. Peyrano offre una scelta di cioccolateria straordinaria. Fin dalla sua apertura i proprietari fecero enormi investimenti per avere i macchinari migliori nella lavorazione del cacao, dalla fava fino al prodotto finito. Oggi sono famosi, oltre naturalmente ai cioccolatini, anche i salatini, i marroni e la torta Festivo, una golosa meringata al cioccolato.

Stratta
Confetteria storica che ha aperto le sue porte nel 1836 e ancora oggi conserva lo stile e la cura per i prodotti di allora. L’affaccio sul salotto buono torinese, l’elegante Piazza San Carlo, è una piccola vetrina meravigliosamente allestita dove trionfano le scatole di cartone colorato, colme di colorati e piccoli bon bon di vario tipo. Le scatole sono chiuse a libro, da un nastro, e sul coperchio si possono apporre antiche stampe di Torino. Un’idea ottima per un regalo elegante.
La caffetteria di Palazzo Reale
Sale ampie e soffitti alti, pareti arredate da vetrine che racchiudono bellissimi componenti di argenteria e ceramiche originali dei Savoia. Qui si può gustare la merenda reale nella vera versione del ‘700: cioccolata fumante, biscotti da inzuppare, cioccolatini e torroncini. Nella versione dell’800 venne incluso anche il Bicerin.
Vi ho ingolosito a sufficienza? Torino vi aspetta, con tutto ciò che può offrirvi, del suo presente, del suo futuro, ma soprattutto…del suo affascinante passato!
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